Per S.-
Caro Team EFOY,
Lo scorso Maggio mi avete supportato con le vostre conoscenze tecniche riguardo all’acquisto e all’installazione della mia EFOY. Per questo vi devo ringraziare!
Ho concluso la regata in solitaria da Playmouth (GB) a Newport (USA) al quinto posto su 24 imbarcazioni presenti alla partenza, un risultato che per me è rappresenta un successo.
Questo viaggio è durato 42 giorni; 42 giorni in cui ha lavorato senza il minimp problema (non ho neanche dovuto rabboccare il liquido di servizio). E il lusso di poter avere sempre energia elettrica a sufficienza senza dover accendere il motore diesel, è semplicemente indescrivibile. La cella ha utilizzato 8,5 taniche M5 (che rappresentano 46,75 kWh).
“Il lusso di poter avere sempre energia elettrica a sufficienza senza dover accendere il motore diesel, è semplicemente indescrivibile.”
Thomas J.
Alla regata hanno preso parte solamente imbarcazioni inferiori ai 30 piedi. La mia barca é lunga 8,5m; una barca un po’ datata ma ancora ottima, che in presenza di molto vento si inclina parecchio. Ho perciò costruito una base che ha mantenuto la cella a combustibile sempre dritta (vedi foto). L’EFOY ha “abitato” ai piedi di una cuccetta, dove anche in presenza di brutto tempo resta asciutto. Ho costruito inoltre un basamento in legno, che ha funzionato come base d’appoggio per la cella e la tanica.
Ho letto sul libretto delle istruzioni, che la cella può sopportare per alcuni minuti un’inclinazione di 30 gradi. Visto che in questa regata si sarebbe navigato con molto vento contrario (quindi molto inclinati), non ho voluto correre il rischio e ho cercato di rendere la vita semplice alla mia EFOY. Quando la barca si inclinava – quasi sempre – ho potuto correggere la posizione dell’EFOY tramite due corde, montate ai lati.